PAROLE
... pagine di Marco Fantechi



IL PORTFOLIO FOTOGRAFICO A TEMA
Foto di Marco Fantechi
TRACCE E MEMORIA
Foto di Marco Fantechi e Lia Mucciarini
Progetto FIAF Tanti per tutti - WELCOME
Foto di Marco Fantechi (da una idea di Lia Mucciarini)
LASCIAMOLI ANDARE
Foto di Marco Fantechi e Novella Maggiora
LA LUCE DEL DIVINO
Foto di Marco Fantechi e Novella Maggiora
LA BIBLIOTECA, IL TEMPIO DELLA VERA LIBERTA'
Foto di Marco Fantechi e Novella Maggiora
IL TEMPO DELL'ASCOLTO




L'AUDIOVISIVO FOTOGRAFICO

I SOGNI GRANDI
NON MUOIONO MAI

Come nuvole ritornano
prima o poi
l'importante è portarne
almeno uno negli occhi

Fotografie e montaggio: Marco Fantechi
Colonna sonora: Christina Auguilera

(durata 4 minuti)








TORNARE DAVVERO
L’Aurora già sta vincendo sulla luce falsa dello scompartimento, dall’altra parte del vetro un paesaggio vestito con colori d’inverno brilla sotto le sue dita rosate, immobile, scorre come un film in bianco e nero.
Una donna guarda fuori dal finestrino, occhi attenti, grandi, riflessi gemelli di cielo, non trovano, cercano, guardano senza vedere, ma sanno ascoltare parole lievi di silenzio, ritmo di ruote veloci sui binari, sussurro di pensieri esuli.
Troppo lontano quello sguardo per vedere le immagini che scorrono là fuori, così intenso da guardare fin dentro sé stessa, in lei, in quell’infinito troppo più grande di quel cielo racchiuso nella cornice di alluminio del vetro.
Silenzio di treno e poi alberi, nuvole, case... luce di cielo e buio di nera galleria, volti riflessi sul vetro. In tanti come ogni mattina, distanti, ognuno smarrito nel suo viaggio, perduto nel suo tempo.
Partenza, ritorno, sconfinamento mancato. Forse solo un sogno, un bisogno, un disagio o forse qualcosa in più che gli altri non hanno, non sentono, non sanno ascoltare.
Cercare la propria vita in un’altra persona è un chiedere, non un dare, non si può chiamare amore... ecco lo sbaglio.
Un volto nella sua mente ha ormai perso i colori, solo una fotografia lavata dal tempo, meno di un riflesso sul vetro che, alla fine della galleria, si dissolve nella luce del nuovo giorno.
Amore è regalare, dare qualcosa che già abbiamo: una parola, una poesia, una vita... e questa vita, questa poesia, questa parola devono essere in noi.
Una pausa, breve sospensione del tempo, poi lieve la mano riprende a giocare con il ciuffo scuro dei capelli, lo arricciola, scandisce i minuti, sillabe di una poesia fin ora mai scritta, versi, strofe, anima.
Sì, era necessario partire, andare lontano, per poter tornare davvero....




RIFLESSIONE PER TUTTI QUELLI
CHE HANNO DIMENTICATO IL PRESENTE
Aumento i giri del motore, lo scafo si alza sull'acqua e sembra volare. Il passato è una scia bianca, il futuro è nella linea dell'orizzonte e lo sto raggiungendo. La prua divide con forza l'acqua dall'acqua, il mio volto, con sicurezza, separa il vento dall'aria.

Quante cose devo lasciare indietro, ma l'importante è andare. E il brivido della velocità ha ragione anche dei sogni, quante cose trascina fuori bordo... adesso anche la lettera che mi hai dato tu. La guardo allontanarsi, è solo un puntino lontano che si confonde nella scia e nelle onde... forse dovrei fermare... tornare indietro...

Quando il motore tace scende il silenzio e la solitudine. Quanto passato dietro me si perde ora che la mia bianca traccia di vita lentamente è dissolta. E quell'orizzonte, che io ho chiamato futuro, è sempre laggiù, non si è lasciato raggiungere, ogni giorno un po' più veloce della mia prua. Inseguendolo ho dimenticato la voce del mare, il lieve cullare delle onde... Ho dimenticato il presente.